
Ipo è una organizzazione di accompagnamento internazionale e informazione in Colombia, in solidarieta' con organizzazioni sociali in resistenza non-violenta.
20.10.09: Ai solidali con la ACVC: grazie per aiutarci a resistere
10.09.08: La ACVC sigue resistiendo
23.07.08: Difensori dei diritti umani di Barrancabermeja: nuovamente obiettivo dei paramilitari
17.02.08: I contadini del nordest antiochegno si dichiarano in rifugio umanitario interno
8.02.08: Catturati altri due dirigenti dell' ACVC
3.12.07: Intervista a Andres Gil, prigionierio politico della ACVC
5.10.07: MESSAGGIO DI SOLIDARIETA’ ALL' ACVC
12.02.10: IPO si solidarizza contro le detenzioni di contadini in Catatumbo
10.02.10: DETENZIONI DI MASSA E INCERTEZZA NEL CATATUMBO – COLOMBIA
11.12.09: Il conflitto colombiano esiste e si puó risolvere solo con il negoziato politico
11.12.09: Per la vita e la dignitá nel campo costruiamo la sovranitá alimentar
9.12.09: *UN REGIME DA RIPUDIARE*
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19.02.09
Intervista a Luis Alfredo Ruiz, avvocato di Humanidad Vigente
da prensarural.org
Secondo l’avvocato Luis Alfredo Ruiz, il processo che si sta portando avanti contro l’Associazione Campesina del Valle del Rio Cimitarra (ACVC) e i suoi leaders contadini nasce da una investigazione della Fiscalia di più di sei anni fa, durante la quale si è vincolato gradualmente alla direzione di questa organizzazione sociale.
In questo processo furono emessi gli ordini di cattura contro 18 persone,tra le quali, nel settembre 2007, furono detenuti Andrés Gil, Evaristo Mena, Óscar Duque y Mario Martínez, e successivamente Miguel González Huepa y Ramiro Ortega, accusati di essere collaboratori della guerrilla delle FARC-EP, del Magdalena Medio tramite l’Associazione. Tutti loro sono contadini che da molti anni sono leaders de la regione e vittime della persecuzione politica e del paramilitarismo.
Durante il 2008 fu preclusa la investigazione contro cuattro di loro, rimasero detenuti Andrés Gil y Miguel Gonzáles Huepa. In questo processo vincolano entrambe e continua un’altra investigazione, da parte della Unità dei Diritti Umani della Fiscalia nella città di Medellin, contro l’agronomo Miguel Cienfuentes e contro Gilberto Guerra, leader storico dei contadini del Magdalena Medio; contro Luis Carlos Ariza, che fu presidente della ACVC; e contro altri contadini della regione, che obbligato dall’Esercito o sedotti dalla conseguire qualche beneficio economico, si fanno passare come reinsertados.
Questa investigazione, secondo Ruiz, ebbe inizio con la ACVC de è portata avanti in una fiscalia che attende nel battaglione Calibío, istituzione militare vincolata a numerosi casi di esecuzione extragiudiziale e altre violazioni dei diritti umani. In più, tutti i testimoni che stanno accusando non hanno potuto essere mai discussi e dimostrati, già che questi testimoni reinsertados non si sono mai più presentati. Da un lato, queste supposte prove testimoniali furono invalidate per i quattro dirigentio dell’ACVC liberati, la cui accusa fu preclusa, non si capisce perchè le stesse siano valide per Andrés Gil y Miguel Gonzáles Huepa.
Tutte le accuse che si attribuirono alla ACVC non hanno una comprovazione reale, visto che è impossibile dedurre che l’Associazione è collaboratrice della guerrilla solio per il fatto che sviluppa il suo lavoro in un territorio di conflitto e che gestisce i suoi progetti attraverso la sua propria struttura, quando è di conoscimento pubblico che tutti i suoi progetti sono parte della coperazione internazionale, sono stati finanziati dalla Unione Europea e agenzie di coperazione, e che esistono tutti i controlli e audienze che lo dimostrano, prove che sono state consegnate alla Giustizia.
Pertanto, cio che si puo’ affermare è che non si tratta di un processo giuridico ma di un processo politico, perchè stanno facendo pagare alla ACVC la sua influenza sulla regione e il suo deciso compromesso con la difesa dei diritti umani. Per quanto riguarda il fatto che esistono ordini di cattura contro gli altri dirigenti della ACVC, si planifica che questi non assisteranno a un processo penale in cui non ci sono garanzie processuali. In cuesto modo si chiarisce che non è che i leaders si sentano colpevoli e stiano fuggendo, ma che non hai garanzie affinchè i dirigenti contadini accorrano di fronte a un sistema di giustizia illegittimo a tutti i costi.
Ascolta la intervista completa, audio in spagnolo:
http://prensarural.org/spip/spip.php?article1957