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Forgione: gli italiani finanziano i narcotrafficanti colombiani

16.04.07

‘L’ Italia ha una pesante responsabilità nei confronti del popolo colombiano’: lo ha detto il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Francesco Forgione, incontrando oggi Ivan Cepeda, uno dei coordinatori del Movimento Nazionale di vittime di crimini di Stato della Colombia, per un colloquio sulle battaglie per il diritto e la giustizia svolte dal Comitato in Colombia e sul traffico di droga. ‘Gli italiani sono al secondo posto per consumo di cocaina nel mondo e quegli introiti vanno ad alimentare il circuito illegale, paramilitare e del narcotraffico in Colombia; ma soprattutto la ‘ndrangheta, ed in parte anche la camorra, sono i principali partner dei cartelli colombiani per l’organizzazione delle esportazioni di droga dalla Colombia in Europa. In piu’ la ‘ndrangheta aiuta i cartelli nel riciclaggio del denaro sporco. In tutto questo ha avuto ed ha un ruolo importante un italiano, Salvatore Mancuso, che vive in Colombia e che e’ il capo dei paramilitari che negli anni hanno colpito centinaia di vittime innocenti per garantire i propri traffici’. Forgione ha cosi’ concluso: ‘Spero che l’Italia possa dare un contributo positivo per il raggiungimento di un equilibrio interno alla Colombia che si basi sul riconoscimento di tutte le responsabilita’, fino in fondo’. Un gemellaggio ‘nel segno di una lotta comune alle mafie e al narcotraffico che unisce i paramilitari colombiani con la ‘ndrangheta calabrese’ ha caratterizzato oggi l’incontro a Roma tra Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie e Ivan Cepeda, coordinatore del Movimento Nazionale di Vittime di crimini di Stato della Colombia, per la prima volta in Italia. L’incontro e’ una delle prime iniziative, afferma una nota, per ‘la costruzione di un ponte tra Colombia e Italia a partire dal protagonismo della societa’ civile per accompagnare percorsi di cambiamento dal basso orientati alla soluzione pacifica del conflitto colombiano dove ogni giorno muoiono 18 persone, di cui 14 civili’. In un incontro con i giornalisti il responsabile di Libera International, Tonio dell’Olio, ha detto che obiettivo dell’incontro con Cepeda e della sua visita in Italia ‘e’ quello di far emergere le responsabilita’ italiane del narcotraffico e narcoterrorismo che unisce i paramilitari colombiani alla ‘ndrangheta calabrese che investe i suoi guadagni illeciti anche in attivita’ economiche nel nostro paese’. ‘Condividiamo ha a sua volta affermato Cepeda con Libera obiettivi comuni in questa lotta non solo per la specificita’ degli obiettivi alla ricerca di una legalita’ democratica, ma anche perche’ abbiamo identificato dei nemici che sono comuni. Salvatore Mancuso e’ uno dei principali responsabili della violenza che in Colombia hanno fatto scomparire 14.000 persone, sotterrate in circa 4.000 fosse comuni’. La rete Libera ha concluso Cepeda ‘ha accettato l’invito del nostro movimento a far parte della Commissione Etica Internazionale per le vittime della Colombia’.

Notiziario Droghe del 13 aprile 2007
http://www.droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=16313

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