
Ipo è una organizzazione di accompagnamento internazionale e informazione in Colombia, in solidarieta' con organizzazioni sociali in resistenza non-violenta.
14.10.09: Resistendo le Basi degli Stati Uniti: Contesto Colombia
1.05.09: Il comune sentire di due leader discussi
1.05.09: L'Italia riceve Uribe, campione di scandali
7.09.08: Le FARC, la Colombia le veline dei servizi e il giornalismo provinciale italiano
4.08.08: Un mitomane a La Repubblica
15.05.08: Venezuela/ Chavez intima: no a base USA al confine
9.05.08: Colombia degli scandali, manca Uribe
5.05.08: Due ex paramilitari accusano ambasciatore di Bogotà a Roma
5.05.08: Uribe perde pezzi e il cerchio si stringe intorno a lui
12.04.08: Colombia, la mannaia impetuosa delle Aguilas Negras
12.02.10: IPO si solidarizza contro le detenzioni di contadini in Catatumbo
10.02.10: DETENZIONI DI MASSA E INCERTEZZA NEL CATATUMBO – COLOMBIA
11.12.09: Il conflitto colombiano esiste e si puó risolvere solo con il negoziato politico
11.12.09: Per la vita e la dignitá nel campo costruiamo la sovranitá alimentar
9.12.09: *UN REGIME DA RIPUDIARE*
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16.04.07
‘L’ Italia ha una pesante responsabilità nei confronti del popolo colombiano’: lo ha detto il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Francesco Forgione, incontrando oggi Ivan Cepeda, uno dei coordinatori del Movimento Nazionale di vittime di crimini di Stato della Colombia, per un colloquio sulle battaglie per il diritto e la giustizia svolte dal Comitato in Colombia e sul traffico di droga. ‘Gli italiani sono al secondo posto per consumo di cocaina nel mondo e quegli introiti vanno ad alimentare il circuito illegale, paramilitare e del narcotraffico in Colombia; ma soprattutto la ‘ndrangheta, ed in parte anche la camorra, sono i principali partner dei cartelli colombiani per l’organizzazione delle esportazioni di droga dalla Colombia in Europa. In piu’ la ‘ndrangheta aiuta i cartelli nel riciclaggio del denaro sporco. In tutto questo ha avuto ed ha un ruolo importante un italiano, Salvatore Mancuso, che vive in Colombia e che e’ il capo dei paramilitari che negli anni hanno colpito centinaia di vittime innocenti per garantire i propri traffici’. Forgione ha cosi’ concluso: ‘Spero che l’Italia possa dare un contributo positivo per il raggiungimento di un equilibrio interno alla Colombia che si basi sul riconoscimento di tutte le responsabilita’, fino in fondo’. Un gemellaggio ‘nel segno di una lotta comune alle mafie e al narcotraffico che unisce i paramilitari colombiani con la ‘ndrangheta calabrese’ ha caratterizzato oggi l’incontro a Roma tra LiberaNotiziario Droghe del 13 aprile 2007
http://www.droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=16313