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26.07.07
BOGOTA’ – A sorpresa, responsabili paramilitari di destra delle Autodifese unite della Colombia (Auc) hanno annunciato ieri sera a Bogotà di aver deciso di sospendere le loro confessioni davanti all’Unità di giustizia e pace della Procura, congelando così di fatto ed a tempo indeterminato la loro partecipazione al processo di reintegro nella società civile negoziato con il governo del presidente Alvaro Uribe. Lo riferisce Radio Caracol.
Nel corso di una conferenza stampa, Antonio Lopez, leader del Blocco Cacique Nutibara che per primo ha deposto le armi, ha affermato che la decisione è dovuta al fatto che Corte suprema colombiana ha introdotto cambiamenti alla Legge di Giustizia e Pace approvata dal parlamento. Lopez ha assicurato che la decisione annunciata sarà rispettata da tutti i paramilitari attualmente detenuti che hanno accettato di rientrare nella società civile.
Secondo il loro punto di vista, i responsabili delle Auc, che si sono macchiati di delitti efferati e di gravissime violazioni dei diritti umani, ritengono che con la sentenza 26.945, la Corte suprema li ponga nelle stesse condizioni di imputati comuni.
L’accordo raggiunto fra le Auc e il presidente Uribe è stato firmato il 15 luglio 2003 nella località di Santa Fe de Ralito ed ha permesso l’approvazione, due anni dopo, della legge che concede benefici importanti ai miliziani che abbandonano le armi, e che è stata criticata dalle organizzazioni di difesa dei diritti umani.
ATS
Fuente: Corriere del Ticino del 25/07/2007