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Agricoltura Organica: un’alternativa per i contadini di Arauca

24.09.07

L’Associazione Contadina di Arauca (ACA) ha realizzato la scorsa settimana il secondo dei tre incontri sulle tecniche dell’agricoltura organica nel villaggio El Oasis (municipio di Arauquita). Nel suo primo viaggio durante l’ultimo anno e mezzo nel piccolo dipartimento, ricco di petrolio ma tormentato dalla guerra, al confine orientale con il Venezuela, IPO ha accompagnato la ACA dal 20 al 22 di Settembre.

La ACA, come tanti altri movimenti rurali a livello nazionale, sta incoraggiando sempre più contadini ad adottare tecniche che aiutano a proteggere l’ambiente e la salute dei contadini, così come li liberano dalla dipendenza dei costosi fertilizzanti chimici, erbicidi e pesticidi controllati dalle potenti compagnie straniere.


“Nelle più isolate o violente parti del paese è dove la gente è più interessata nell’agricoltura organica” dice Juan Mendoza, segretario generale di FENSUAGRO, un’organizzazione nazionale di contadini. Mendoza ha studiato agraria all’Università Nazionale di Colombia e ha tenuto gli incontri in Arauca, così come tanti altri in tutta la nazione. “La gente non ha accesso ai prodotti chimici di cui ha bisogno e deve trovare la forma di coltivare con ciò che è disponibile.”

In Arauca, che è stata soggetta a varie riprese alle fumigazioni aeree durante gli ultimi cinque anni a causa della presenza di coca, è poca la simpatia per la Monsanto. La gigante compagnia chimica produce i prodotti che gli aerei militari spargono su intere comunità, distruggendo coltivazioni sia legali che illegali e conseguentemente impoverendo gli abitanti. In molti testimoniano che gli effetti che queste fumigazioni hanno sui fiumi e i terreni sono altamente tossici e che come conseguenza appaiono malattie rare. Ad ogni modo, con poche conoscenze sulle tecniche alternative, i contadini araucani continuano a comprare semi e prodotti chimici dalla Monsanto e da imprese similari.

Nel primo giorno dell’incontro, Mendoza critcò l’utilizzo di chimici tossici diffusi tra i contadini della regione, così come il monocoltivo di yuca e platano che si danno nei campi locali. Per il benessere del terreno ed una migliore nutrizione, disse, ogni contadino dovrebbe avere “almeno venti differenti prodotti. Queste terre sono ottime per la produzione di altri alimenti come fagioli, arachidi, sesamo, frutta ed altro ancora.”

Secondo Mendoza, nonostante la crescita a larga scala dello stile americano industrializzato nell’agricoltura, il 75% del cibo viene ancora prodotto dai piccoli contadini. Ma le pratiche tradizionali del passato sono state abbandonate per la diffusione degli stessi prodotti chimici utilizzati dalle fattorie industrializzate.

La pratica dell’agricoltura organica, dice, è totalmente incompatibile con i tipici prodotti chimici cui i contadini si sono abituati. Gli studenti sono incoraggiati ad utilizzare un sistema di “brodi” fatti di varie misture e ingredienti organici lasciati fermentare per un tempo che varia da pochi minuti a cinquanta giorni.

Con le istruzioni di Mendoza gli studenti hanno prodotto tre esempi di brodo. Uno fatto a base di letame, latte e numerosi altri ingredienti che devono essere lasciati in un contenitore plastico sigillati per diverse settimane. L’altro era un liquido per repellere (ma non uccidere) insetti, fatto di succo di limone, solfato ed acqua bollita in un grande barile metallico e lasciati riposare tutta la notte. Visto che il repellente si preparò in fretta, gli studenti hanno potuto far pratica spruzzandolo nel campo di platano di proprietà de la ACA che funziona come campo pilota del progetto. Il terzo brodo stato prodotto direttamente sul campo, a base di zolfo, zinco, magnesio e calce, un composto pensato per trattare una malattia di cu soffrivano le piante di platano.

Abbandonando i metodi “capitalisti” dell’agricoltura e adottando metodi più “socialisti” non è soltanto una questione tecnica, ma soprattutto una questione sociale. Mendoza mostrò un video una sera circa un’iniziativa comunitaria agricola in Honduras: “Guardate come le famiglie sono tutte nei campi, lavorando assieme” commentava Mendoza. “È così che si crea una società che avanza.” Lamentando la mancanza di partecipazione femminile (soltanto una donna era presente tra gli studenti), Mendoza spiegò che quando le donne non hanno un ruolo attivo nella gestione della fattoria, questa è molto più debole. “Se l’uomo muore, deve assentarsi per un periodo o in altre circostanze simili, la fattoria viene abbandonata e la famiglia perde la terra.” Anche i bambini devono avere un ruolo, spiegava: “Se non insegno a mio figlio a lavorare sin da bambino, sto allevando un criminale.”

La partecipazione al corso è stata molto più bassa del previsto, uno sconforto menzionato spesso durante i giorni dell’evento. Mentre si aspettava l’arrivo di 20 persone, soltanto 10 contadini sono effettivamente arrivati, la maggior parte da El Oasis e dai villaggi vicini. Il primo corso aveva visto la partecipazione di quasi 30 persone. Sia gli studenti che gli organizzatori spiegavano che la causa è da attribuirsi principalmente alla situazione di estrema pericolosità che si vive oggi in Arauca. Dall’ottobre 2006, l’esercito ha lanciato continuamente operazioni militari nelle zone rurali del dipartimento, fumigazioni, bombardamenti, e mitragliamenti nei villaggi con le truppe terrestri, aerei ed elicotteri. I contadini attivi nelle organizzazioni sociali sono obiettivo di arresti arbitrari ed anche “esecuzioni” extra-giudiziali.

In aggiunta a tutto questo, si presenta il recente conflitto tra i due gruppi guerriglieri presenti nella zona, la Forza Armata Rivoluzionaria di Colombia (FARC) e l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN). Da più di un anno e mezzo, i due gruppi i due gruppi stanno combattendo non soltanto contro lo Stato colombiano, ma anche tra di loro. Non è chiaro come cominciò, ma da quando la violenza è iniziata una vendetta è succeduta all’altra. La popolazione civile sta soffrendo enormemente, visto che contadini disarmati in teoria affini ad un gruppo, sono minacciati e a volte uccisi dal gruppo guerrigliero opposto.

A causa di questa situazione, IPO non ha potuto entrare in Arauca e accompagnare fisicamente la ACA per 18 mesi.

Ma la ACA e le comunità che la conformano dicono che vogliono continuare a lavorare costruire un futuro migliore e per tutti i colombiani delle campagne. Risulta evidente che ne El Oasis, la ACA gode di un grande appoggio. Gli abitanti ricevettero con felicità i suoi leaders, FENSUAGRO e IPO.

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