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Richiamo alla solidarietà internazionale perché cessi la persecuzione del governo contro la ACVC.

2.10.07

Facciamo un richiamo alla solidarietà nazionale e internazionale perché cessi la persecuzione del governo contro l’Asociacion Campesina del Valle del Rio Cimitarra (ACVC), organizzazione che promuove un lavoro comunitario, politico e sociale nel settore rurale dei comuni di Yondò, Remedios e Segovia, in Antioquia, così come di Cantagallo, San Pablo, Simitì e Santa Rosa del Sud, nel Bolivar. Inoltre è in piedi un ufficio regionale nella città di Barrancabermeja, nel Magdalena Medio colombiano.

La ACVC dà voce ai propositi della comunità attraverso centoventi giunte di azione comunale; cooperative; comitati di pescatori e minatori; collettivi di donne e giovani, uniti ad altri gruppi di lavoratori contadini, in nome della difesa integrale dei diritti umani e del territorio, così come dello sviluppo dei progetti produttivi di sovranità alimentare, della sostituzione delle coltivazioni di coca e della riqualificazione e stimolo ai progetti organizzativi contadini.

Andrés Gil, coordinatore dell’ufficio della ACVC a Barrancameja; Mario Martinez, tesoriere della ACVC; Oscar Duque, membro del gruppo di lavoro della sezione ACVC per la zona centrale del Magdalena Medio; Evaristo Mena, membro della giunta di azione comunale della comunità La Poza, comune di Cantagallo – tutti riconosciuti come leaders delle comunità per più di due decadi nella regione del Magdalena Medio – sono stati arrestati da agenti del DAS Sabato 29 Settembre e attualmente si trovano reclusi a Bucaramanga (Santander).
Oggi, Martedì 2 Ottobre 2007 verranno resi pubblici i capi di imputazione.

Questi arresti fanno parte di un nuovo processo giuridico contro l’associazione contadina. Processo che include la perquisizione sia dell’appartamento che dell’ufficio regionale della ACVC a Barrancabermeja nel corso di cui sono stati sequestrati tre computer con undici anni di documentazione dei progetti della associazione, così come la contabilità e, tra le altre cose, materiale scritto e fotografico.
Questo tipo di azioni fanno parte di una nuova offensiva dello stato per disarticolare il processo organizzativo dei contadini del Magdalena Medio e disgregare le iniziative di sviluppo comunitario e di difesa dei diritti umani nella regione della Valle del fiume Cimitarra.

Questo attacco non è nuovo. Tutto questo fa parte di una serie di pressioni dello stato colombiano contro la ACVC che hanno avuto luogo già da qualche anno e che si sono manifestati in fatti come l’inadempimento del governo agli accordi firmati durante l’esodo dei contadini del Magdalena Medio nel 1998 e l’indolenza delle istituzioni ad applicare misure cautelari sollecitate dalla Commissione Interamericana per i Diritti Umani, col fine di proteggere i membri dell’ACVC.

Inoltre bisogna ricordare il congelamento della figura giuridica che costituì la Zona di Riserva Campesina della Valle del Rio Cimitarra – territorio di proprietà collettiva riconosciuto con la legge 160 del 1994 (detta anche Legge di Riforma Agraria) equivalente alle riserve indigene e ai territori collettivi delle comunità afrocolombiane – nell’anno 2003.
Tale figura cerca sia di eliminare e di prevenire la concentrazione e l’accaparramento della proprietà della terra, così come di facilitare processi di redistribuzione al fine di evitare un frazionamento antieconomico della stessa. In più regola la occupazione delle terre incolte, dando priorità ai contadini con scarse risorse.
Per queste ragioni, ciò divenne un ostacolo all’esecuzione dei progetti di estrazione recentemente accordati con la AngloGold Ashanti Mines e ai finanziatori della monocoltura agroindustriale di palma da olio.

Tutto ciò senza contare che le azioni dell’esercito nella regione sono state dirette contro la popolazione civile: uccisioni di contadini, detenzioni arbitrarie, utilizzo di informatori, alleanza con i corpi paramilitari, furti, torture e altre gravi violazioni dei diritti umani.

Rinnoviamo il nostro richiamo alla solidarietà convocando e invitando tutti i nostri amici, i compagni e le controparti – in Colombia come nel resto del mondo – a promuovere le seguenti iniziative:

• Promuovere un’interpellanza nel Congresso Colombiano sulla situazione dei diritti umani nella Zona de Riserva Campesina del Valle del rio Cimitarra;

• Realizzare attività di denuncia della situazione, cercando seguito e appoggio politico in Canada, Stati Uniti, Europa e America Latina;

• Sollecitare un’ interpellanza in seno alla Commissione Interamericana per i Diritti Umani della OEA, riesaminando il caso della persecuzione contro la ACVC;

• Convocare una riunione nell’ambito del Parlamento Europeo e della Commissione Europea per esporre le violazioni e le persecuzioni contro la ACVC;

• Esporre ed evidenziare i casi degli assassinati, delle violazioni e delle persecuzioni contro la ACVC di fronte alla OIT, la Organizzazione Mondiale Contro la Tortura, la Commissione per i Diritti Umani dell’ONU e la Corte Penale Internazionale;

Ancora una volta dobbiamo affermare che la libertà, l’integrità e la vita dei membri dell’ACVC è unicamente responsabilità di coloro i quali, come Governo, dovrebbero garantire i nostri diritti, invece che violarli e perseguirci.

Associazione Contadina della Valle del fiume Cimitarra, Lunedì 1 Ottobre 2007

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