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DENUNCIAMO LA CAMPAGNA DI PERSECUZIONE DEGLI ORGANISMI DI STATO COMPLICI DEI PARAMILITARI

5.10.07

Lo scorso Sabato 29 Settembre , nel pomeriggio, sono stati detenuti quattro dirigenti dell’ Associazione Contadina del Valle del Rio Cimitarra (ACVC) ed e’ stato perquisita la casa dei suoi associati, che si trova nell’edificio La Tora a Barrancabermeja. Nell’azione giudiziaria sono stati detenuti ANDRES GIL, OSCAR DUQUE, EVARISTO MENA y MARIO MARTINEZ, fondatori e dirigenti dell’ ACVC. Anche lunedi 1 Ottobre e’ stata perquisita la sede di questa organizzazione sociale che si trova allo stesso indirizzo. Da qui sono stati decommissionati tre computer con informazioni dell`Associazione cosi come archivi e materiale fotografico. L’azione e`stata eseguita dalla fiscalia accompagnata dagli organismi di sicurezza statali, DAS ed Esercito, con la scusa di ragioni giudiziali per anticipare questo procedimento. Noi organizzazioni sociali in difesa dei diritti umani consideriamo questo fatto come risposta al compromesso assunto dall’ Associazione e dalle comunita’ riguardo alla sollevazione per la sospensione della Zona di riserva Contadina, processo che il 5 luglio scorso ha messo in contatto il Governo Nazionale, Forze Militari e la ACVC nell’ Accampamento del Rifugio Umanitario realizzato a Barrancabermeja.
Questo fatto si aggiunge a altri dello stesso tipo avvenuti quest’anno, con il proposito di perseguitare le organizzazioni sociali e i difensori/e dei diritti umani. Durante l’anno 2007 abbiamo registrato quattro minacce collettive rivolte alle organizzazioni sociali cosi come minacce individuali che confermano l’agire occulto che va contro le liberta individuali e collettive dei cittadini e cittadine del Magdalena Medio.
Vediamo con preoccupazione le affermazioni del Generale Mario Montoya, capo dell’esercito, ai media regionali, dove esprime che operazioni di questo tipo continueranno e che mancano per lo meno ancora 18 ordini di sequestro da concretizzare.
Lo spazio dei lavoratori e delle lavoratrici dei diritti umani ratifica ancora una volta l’esistenza di una campagna di persecuzione, penalizzazione e discredito per parte degli organismi dello stato in complicita dei paramilitari e smobilitati vincolati a figure d’informanti, contro le persone che lavorano per la difesa dei diritti umani. Sembrerebbe che nel contesto della politica della “Sicurezza Democratica” diviene imperativo distruggere i legami sociali tutte le volte che divengono ostacolo per il raggiungimento dei propositi che in modo arbitrario e autoritario impone lo Stato favorendo gli interessi malsani dei gruppi di potere che si sono stabiliti nella regione; gli interessi delle multinazionali, la mafia, i paramilitari e i gruppi economici non possono stare al di sopra della volonta e dei desideri sovrani dei cittadini e delle cittadine della regione.
Nei giorni scorsi abbiamo allertato il paese e la comunita internazionale sul maritaggio tra gli organismi dello stato e il paramilitarismo per ostacolare la missione delle organizzazioni che fanno presenza nella regione, l’azione di persecuzione attenta contro la difesa del territorio, la lotta per le risorse naturali, l’accesso alla terra per i contadini, i diritti umani, il diritto ad organizzarsi, il diritto alla liberta di espressione e di opinione, tra gli altri.
Cio che e’ stato detto da Julian Bolivar nella sua versione libera davanti ai fiscali di giustizia e pace, sembra che abbia compiuto con il suo proposito. Quest’ultimo afferma: “sostengo e denuncio le mie affermazioni argomentandole, gli atti criminali di vari dirigenti come: la Unione Sindacale Operai USO, Organizzazione Femminile Popolare, la Corporazione Regionale per la Difesa dei Diritti Umani, il programma di Sviluppo e Pace del Magdalena Medio e la ACVC, per i suoi vincoli al marxismo armato a Barrancabermeja”. Questa versione compromette l’esercito e la fiscalia gia che sembrerebbe dare credibilita alle affermazioni fatte dall altro capo paramilitare, oggi smobilizzato, collocandoci con questo alle vittime di oggi sul piano degli assassinati.
Facciamo un richiamo urgente a tutte le organizzazioni sociali a continuare a lavorare uniti per chiudere la strada a questa politica di distruzione che ci colpisce, come e’ gia successo in altre regioni del paese (Arauca, Cauca, ecc..) nel contesto della sicurezza democratica del governo attuale.
Per tutti questi motivi, constatiamo e ratifichiamo la nostra decisione di continuare il nostro esercizio di costruzione di una regione che in modo autonomo costruisce il suo presente e definisce il suo futuro.
ESPACIO DE:
TRABAJADORES Y TRABAJADORAS DE DERECHOS HUMANOS
Afrolibertarios
Asociación Campesina del Valle del Río Cimitarra –ACVC-
Asodesamuba
Asorvim
Central Unitaria de Trabajadores – CUT
Colectivo de Jóvenes de Barrancabermeja
Comisión Diocesana Vida, Justicia y Paz.
Corporación Desarrollo y Paz del Magdalena Medio –CDPMM-
Corporación Nación
Corporación Regional para la Defensa de los Derechos Humanos –CREDHOS-
Movimiento Humanista
Organización Femenina Popular –OFP-
Pastoral de Trabajadores – Diócesis de Barrancabermeja.
Pax Christi
Sinaltrainal
Sintraelecol
Unión Sindical Obrera –USO-

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